Una lista di castelli in Cuneo e Vallate, come il Castello dei Marchesi di Saluzzo o Castello dei Principi Acaja di Fossano o Castello della Manta o ancora Forte di Vinadio.
ALTO - Castello dei Conti Cepollini di Alto e Caprauna
I Conti Cepollini fecero costruire nel sito di Alto un Castello fortezza che volge le spalle al paese con un fronte chiuso rafforzato agli spigoli da due torrioni circolari che ingentiliscono l'insieme della massiccia costruzione. Il lato opposto, verso sud, si affaccia sulla Val Pennavaire, fronteggiando il Castello di Aquila d'Arroscia. E' importante precisare che il corpo verso la valle, sulla cui facciata si apre al 2° piano una pittoresca loggia, fu eretto solo nel XV secolo. Le cause dell'ampliamento sono probabilmente dovute al fatti che nel 1500, venendo meno il ruolo di fortezza che aveva avuto nei secoli precedenti, assume la sola funzione di Castello residenza.
A testimonianza delle due diverse utilizzazioni sono le strette feritoie sulle facciate nord-est e sulle torri, necessarie in funzione difensiva, e le ampie finestre, il terrazzo e specialmente la loggia, chiari segni di un'epoca piena. Fa invece parte del corpo aggiunto nel XVI sec. l'ampio ed imponente scalone che porta direttamente al piano nobile, dipartendosi da un ampio locale al piano terra che poteva servire anche da cortile. Durante l'invasione francese del 1796 il Castello fu saccheggiato ed in parte distrutto; rimase in queste condizioni sino alla fine del XIX sec. quando venne riadattato con l'abbattimento delle parti più deboli dei due torrioni e la copertura di tutto il complesso con tetto a falde. Oggi, con il cadere dell'intonaco esterno, emergono i merli ghibellini sotto il cornicione del tetto.
Indirizzo: Via del Castello, 15 - Tel. +39.0174.391827
BAGNOLO PIEMONTE - Castello Malingri di Bagnolo
Un complesso feudale singolare e unico nel Piemonte comprende il Palazzo padronale circondato da un parco di disegno seicentesco ricco di esemplari secolari, essenze di arbusti a fiori e piante botanicamente interessanti. Da vedere gli affreschi quattrocenteschi nel cortile, sulla facciata del Palazzo e nella Cappella sotterranea, restaurati di recente.
A piedi, in circa 20 minuti, si raggiunge il Castello: in posizione dominante è un'antica fortezza circondata da mura, boschi secolari, vigne e cascine in pietra di epoche varie, dal Quattrocento al Seicento. La visita offre la possibilità di trascorrere un pomeriggio sostando e passeggiando nel verde, a ritroso nel tempo, per riscoprire paesaggi suggestivi rimasti intatti nei secoli. I padroni di casa, discendenti della Casta Malingri di Bagnolo, riceveranno gli ospiti a Palazzo. Nell'ospitalità compreso un assaggio di prodotti locali e vino. Possibilità di effettuare una Visita al Parco e agli affreschi del Palazzo e al Castello Malingri di Bagnolo.
Indirizzo: Via palazzo, 23 Bagnolo Piemonte - Tel. +39.0175.391394
BUSCA - Castello del Roccolo
Immerso in un parco plurisecolare di oltre 500.000 metri quadrati, il castello è ben visibile in lontananza, poco lontano dall'abitato di Busca: un fabbricato in stile neo-gotico con tre torri le cui imponenti dimensioni sono celate dalla grazia delle linee architettoniche. Altre costruzioni minori, quali la cappella, la rimessa carrozze e la serra gli fanno da corona. All'interno, gli ampi saloni con affreschi e stucchi, conservano ancora parte del mobilio storico.
Il clima, fresco d'estate e mite d'inverno, permette un agevole utilizzo durante tutto l'anno. Senza badare a spese, i Marchesi D'Azeglio fecero del Roccolo una dimora deliziosa, sfruttando le sorgenti che scaturivano abbondanti nei boschi circostanti, portandole a zampillare nelle fontane del parco. Venne inoltre scavato nella viva roccia un piccolo lago per la pesca. Ampie e calde serre fornivano poi piante e fiori per i giardini. Il luogo che fu dato alla struttura rivela il suo impiego come luogo di caccia, praticata infatti mediante reti dette appunto "roccoli". La Regina Margherita, moglie di Umberto I, vi soggiornò molte estati, ospite dei Marchesi, e così pure altri personaggi famosi che godettero della quiete e della bellezza del luogo. All'ombra dei suoi pini venne a riposarsi Silvio Pellico, reduce dalle prigioni austriache, e ricordò Roccolo in una poesia, che citiamo: "A breve tratto pria di Busca, un vago Castel turrito in sulla destra mira a mezzo la pendice. E quel Castello la roccia detto da ferrigno masso che in bel laghetto specchiasi..."
Indirizzo: Busca (CN) - Tel. +39.0171.618260
CASTELLAR - Castello dei Marchesi di Saluzzo
Il Castello, ottimamente conservato e contraddistinto da una potente merlatura, domina il paese.
Edificato nel XIV secolo dai Marchesi di Saluzzo, passò ad altri proprietari per essere trasformato nel XV secolo in residenza signorile.
Nel corso del XIX secolo raggiunse la sua immagine definitiva in seguito ad una serie di restauri voluti dai proprietari. Nella Sala del Trono si trovano frammenti di affreschi risalenti alla fine del 1700 e, al piano nobile, una splendida collezione di uniformi ed armamenti leggeri del Regio Esercito Italiano.
Indirizzo: via Cambiano - Tel. +39.0175.76121
COSTIGLIOLE SALUZZO - Palazzo dei Conti Giriodi di Monastero
Palazzo di stile barocco, costruito intorno al 1740 su progetto di B.A. VITTONE, dal 1922 è sede del Comune.
Notevoli il portale d'ingresso, il grande atrio con volta ripartita da fascioni e lo scalone. Al primo piano ha sale elegantemente affrescate nel 1804 da L. VACCA, scenografo e pittore alla corte del re Carlo Felice. Alla visita del Palazzo è abbinata quella della Cappella sotterranea della Parrocchiale con affresco di Hans Clemer (il "maestro d'Elva").
Via Vittorio Veneto, 59 - Tel. +39.0175.230121
COSTIGLIOLE SALUZZO - Palazzo Sarriod de La Tour
Palazzo Sarriod de La Tour spicca tra i palazzi e le case nobili che caratterizzano la parte bassa del borgo antico di Costigliole Saluzzo. L’attuale impianto è il risultato di una lunga serie di interventi che hanno modificato la struttura iniziale tardo-medievale, della quale rimangono visibili i muri perimetrali di una torre ghibellina merlata. Tra il 2003 e il 2004 è stato restaurato con fondi C.I.P.E. e fondi propri del Comune di Costigliole Saluzzo.
Indirizzo: Via Vittorio Veneto, 103 - Tel. +39.0171.618260
CUNEO - Villa Oldofredi Tadini
L'edificio sorge nel XIV-XV sec. come torre di osservazione a difesa di Cuneo. La Villa-Museo vanta una collezione di cimeli e pezzi unici raccolti nel corso dei secoli dai proprietari, le famiglie Mocchia di San Michele ed Oldofredi Tadini.
La visita, guidata dai proprietari, comprende la cappella, con le reliquie della Sindone di Torino, le sale del piano terra, alcune camere al secondo piano ed il parco.
Indirizzo: Via Oldofredi Tadini, 21 - Tel. +39.0171.611489
CUNEO - Villa Tornaforte
Villa Tornaforte si trova alla biforcazione della Strada Reale per Torino e della strada che porta a Saluzzo. La buona conservazione della struttura, interna ed esterna, permette una chiara lettura architettonica.
Un atto notarile risalente all'anno 1445, parla di "Nostra Signora dell'Olmo" come cappella da tempo esistente e nota in tutta la regione limitrofa, soprattutto per un dipinto miracoloso raffigurante la Vergine. L'edificio è circondato da un vasto parco all'inglese con alberi monumentali; vi si possono trovare specie rarissime di funghi ed animali di bosco in via d'estinzione. Splendido il lago che si estende per circa 6.000 mq diviso da un antico ponte ad arco, popolato da rare specie di pesci. Il parco è oggi una stupenda oasi ecologica.
Indirizzo: Via Valle Po - Tel. +39.0171.412664
DEMONTE - Palazzo Borelli
Palazzo Borelli racchiude la storia di Demonte degli ultimi secoli. L’inizio della sua costruzione, per volere del visconte Gaspare Bolleris, risale ai primi anni del 1600. Nel corso del tempo il Palazzo subì varie modifiche: le più importanti avvennero a metà del XVII secolo e nella prima metà dell’Ottocento, quando venne acquistato da Giacinto Borelli, magistrato e uomo politico di primo piano del Regno di Sardegna. All’interno del palazzo rimangono pregevoli affreschi e soffitti lignei decorati, che risalgono al XVIII e al XIX secolo; all’esterno è ben conservata la facciata barocca. L’edificio è collegato tramite una galleria detta "di Carlo Alberto" all’attiguo parco, interessante esempio di giardino ottocentesco a terrazze, con fontane, grotte e serra. Palazzo Borelli è destinato ad essere il "Centro Documentazione Lalla Romano" e la Biblioteca civica dedicata alla scrittrice originaria di Demonte.
Indirizzo: Via Martiri e Caduti della Libertà - Tel. +39.0171.618260
FOSSANO - Castello dei Principi Acaja
La storia del castello è intimamente legata a quella della città di Fossano. Nel 1324 Filippo Savoia, principe degli Acaja, ne ordina la realizzazione, facendo costruire un maniero in mattone a base quadrata, circondato da quattro torri angolari. Una curiosità: le torri, anch’esse quadrate, sono orientate sull’asse delle diagonali e due di queste hanno torrette scalari semicilindriche sullo spigolo interno. Verso la fine del Quattrocento Carlo I di Savoia realizza una serie di modifiche importanti che trasformano il castello in residenza signorile con sale, logge e porticati. Le varie funzioni che gli furono assegnate nel corso dei secoli avevano richiesto l'innalzamento di tramezzi in vasti saloni, la creazione di sovrastrutture, mentre si sacrificavano le bifore, si facevano scempio di arredi e si coprivano con l'intonaco i dipinti. Per riportarlo agli antiche splendori, la Sovrintendenza ai Monumenti ha lavorato a lungo con ottimi risultati. Il restauro permette di apprezzare oggi un Castello di una bellezza ad un tempo imponente, sobria e severa. L'edificio ospita del 1985 la Biblioteca e l'Archivio Storico comunale a cui si accede da un grazioso cortile interno. Nel mese di giugno serve da ambientazione agli storici Palio dei Borghi e Giostra dell'Oca.
Indirizzo: Piazza Castello - Tel. +39.0172.61976
GARESSIO - Castello Reale di Casotto
L'attuale costruzione di Casotto fu innalzata nel corso del 1700 dopo le varie vicissitudini che ebbero a soffrire le precedenti. Comprendente un monastero ed una chiesa, alla sua semplicità unisce il carattere di monumentalità che le derivò alla presenza nel 1754 di Bernardo Antonio Vittone che vi lasciò sua impronta apportando modifiche al progetto iniziale. Al silenzio rotto dalla preghiera e dal lavoro dei Certosini si sostituirono gli svaghi della corte di caccia di Carlo Alberto a cui si deve la trasformazione del monastero in Castello di caccia. Con Vittorio Emanuele II che apportò ulteriori modifiche alla costruzione, la struttura divenne stabile residenza estiva della famiglia.
Oggi, visitando la camera da letto di Vittorio Emanuele II, colpisce l'arredamento pregiato ma estremamente sobrio. Il fatto si spiega tenendo presente che si trattava pur sempre di una dimora estiva dove Vittorio Emanuele non poteva certo trattenersi a lungo considerato l'intenso momento storico. Vi sono inoltre interessanti camere da visitare come quella della figlia del Re, Maria Clotilde, che rivela le caratteristiche della sua personalità di ricami e l'inginocchiatoio sono i segni di un'anima profondamente religiosa e squisitamente femminile, anche se il letto, raro esempio di barocco piemontese, monopolizza l'attenzione.
Della visita agli interni del Castello, restano particolarmente impressi lo stupendo salotto verde con le poltrone barocche, l'ampia Camera della Musica, i lampadari, le tappezzerie, le porte e l'originale tavolino posto nella camera del Principe Oddone. Degni di attenzione i quadri, il cui pezzo forte costituito dal ritratto della "Dama in Nero" che pare sia da attribuire a Van Dyck, operante a Torino presso la Corte dei Savoia, o ad un alunno della stessa scuola.
Indirizzo: Località casotto - Tel. +39.0174.351131
LAGNASCO - Castello Tapparelli d'Azeglio
Il complesso di Lagnasco presenta evidenti caratteristiche di Castello-dimora. Fortificato intorno al 1100 quando era di proprietà dei Busca: opere difensive semplici, poco più di torri. Il nucleo più antico presenta torri angolari e risale ai tempi di Manfredo IV di Saluzzo. La costruzione tornerà ai Taparelli definitivamente alla fine del XVI sec. A questo periodo risale l'ampliamento della dimora con l'aggiunta delle due parti, chiamate Castello est e Castello ovest. Nella parte est sono importanti gli affreschi eseguiti tra il 1560 ed il 1570, su commissione di Benedetto Taparelli, a cui lavorarono i fratelli Dolce di Marene. Preziosi gli elementi decorativi come finti colonnati e decorazioni floreali caratterizzati da colori dalle tonalità calde e luminose in un tripudio di pittura. Del 1570 la preziosa porta in legno di vite che dava accesso al castello appartenuto ai marchesi di Bojl, donata nel 1877 al Museo Civico d'Arte Antica di Torino.
Indirizzo: Via Castelli, 2 - Tel. +39.0175.72101
MANTA - Castello della Manta
Si raccomanda la visita della Sala delle Grottesche, notevole esempio di tardo manierismo piemontese e della splendida Sala Baronale con un importante ciclo di affreschi databile al primo Quattrocento, ispirato ai poemi cavallereschi. Alla destra del grande camino si trova la serie dei nove prodi, seguita dalle nove eroine; sulla parete di fronte si può ammirare la raffigurazione della fontana della giovinezza, divisa in tre sequenze: il corteo dei vecchi, il bagno nella fontana e il ritorno alla giovinezza.
Indirizzo: Via al Castello, 14 - Tel. +39.0175.87822
MOMBASIGLIO - Castello di MombasiglioIl castello, costruito intorno all’anno 1000, si trova nel borgo storico di Mombasiglio, in una zona panoramica e ben esposta. Nel 1796 vi alloggiarono le armate napoleoniche, comandate dal generale Seurener e, oggi, al primo piano, è allestito il Museo Bonaparte che ospita la collezione più estesa di stampe, di acqueforti originali di Giuseppe Pietro Bagetti sulla Prima Campagna d’Italia di Napoleone.
Indirizzo: Piazza Vittorio Veneto, 1 - Tel. +39.0174.780268
MONASTEROLO DI SAVIGLIANO - Castello dei Solaro
La primitiva fortezza di Monasterolo di Savigliano risale al 1241 voluta da Tommaso I di Saluzzo. Le conquiste ed i passaggi del feudo locale corrispondono con i rifacimenti ed ampliamenti dello storico maniero. Durante la guerra tra i Saluzzo e gli Acaja, conquistato da questi ultimi, fu dato in feudo a Martino Cagna di Agliè. Pervenuto ad Aimone di Savoia, questi lo vendette per tredicimila fiorini d'oro a Martino Solaro di Asti. Estintasi la Famiglia, passò nel 1604 ai Solaro di Moretta che assunsero il titolo di Conti di Monasterolo. Il Castello è oggi proprietà del Comune e si presenta con la sua mole che, nel complesso piuttosto massiccia, è ravvivata da decorazioni e torrette, spezzata dalla grossa torre. Il Castello Solaro dal 1997 ospita un ristorante.
Indirizzo: Via Vitale, 4 - Tel. +39.0172.99365
MONDOVI’ - Torre dei Bressani
Eretta tra il XIII e il XIV secolo in forme gotiche poi modificate lungo i secoli, la Torre del Belvedere è alta 29,10 metri. Domina il borgo antico coi suoi edifici storici, sacri e profani e offre un panorama a 360° sulla Langa e la pianura coronata dalle montagne.
Salendo la struttura, si ripercorre la storia degli orologi. Tra quelli esposti, tutti ancora funzionanti, spiccano quello del 1908 e quello della Torre stessa, realizzato nel 1859. I visitatori possono sbirciare gli ingranaggi e capire il movimento lento del meccanismo. Salendo verso il loggiato, alcune immagini sintetizzano le fasi di costruzione delle campane, definite non a caso "voce del tempo". Da non perdere la visita al centro storico di Mondovì Piazza.
Indirizzo: Giardini del Belvedere (Mondovì Piazza) - Tel. +39.0174.40389
RACCONIGI - Castello Reale
Nel 1831, con l'ascesa al trono di Carlo Alberto, il Castello divenne sede delle 'Reali villeggiature', assumendo per opera di Ernest Melano, Pelagio Pelagi e Xavier Kurten la configurazione che ancora oggi presenta. Al primo piano detto "di rappresentanza" vie erano gli ambienti ufficiali ricchi di dorature e mosaici, dove si svolgevano gli incontri pubblici della vita di corte. Al secondo piano vi erano gli appartamenti privati interdetti agli ospiti con ambienti più piccoli e austeri
Indirizzo: Via Morosini, 3 - Tel. +39.0172.84005
RACCONIGI - Villa Berroni
Villa Barocca di gusto francese, costruita nel 1773 ed innalzata dalla trabeazione centrale dall'architetto Carlo Ceppi. Imponente salone centrale decorato a stucchi sotto la direzione del Bolina. Sala Rossa, Sala da Pranzo, Bigliardo, Galleria di Caccia, Camera di Carlo Alberto, Camera degli Ospiti e Camera degli Armadi sono visitabili.
Indirizzo: Tenuta Berroni - Tel. +39.0172.813186
ROCCA DE’ BALDI - Castello di Rocca de' Baldi
Il nucleo più ricco dell'edificio risale probabilmente alla fine del XII secolo e comprende la torre merlata detta un tempo "Torre dell'Agnese".
Il Castello, di proprietà comunale, ospita la Mostra documentaria "Il seme, l'aratro e la messe", relativa alla cerealicoltura in Piemonte dalla Preistoria alle soglie della meccanizzazione agricola, oltre ad una Mostra di "ex-voto". Si tratta del primo nucleo del nascente Museo Etnografico Provinciale, Centro Studi e Documentazione storico-etnografica "A. Doro", realizzato grazie alla collaborazione di vari Enti, fra cui la Provincia di Cuneo, il Comune di Rocca De' Baldi e la Società di studi Storici Artisti ed Archeologici della Provincia di Cuneo.
Indirizzo: Piazza Pio VII - Tel. +39.0174.587605
SAVIGLIANO - Palazzo Muratori-Cravetta
Si tratta di uno dei rari esempi piemontesi di Palazzo nobiliare tardorinascimentale. Di grande rilievo la Corte d'Onore attribuita a Ercole Negri di Sanfront, che presenta una superba facciata interamente decorata da affreschi e stucchi del primo '600 ed il giardino all'italiana originariamente utilizzato come teatro all'aperto. All'interno è visitabile il Salone Monumentale con uno splendido cassettonato quattrocentesco con 188 formelle dipinte.
Indirizzo: Via Jerusalem, 4 - Tel. +39.0172.370736
SAVIGLIANO - Palazzo Taffini d'Acceglio
Un magnifico edificio barocco creato per i Marchesi Taffini d'Acceglio all'inizio del '600 forse da Ercole Negri di Sanfront. Al piano nobile, la splendida Aula Regia dove i più importanti artisti dell'epoca immortalarono, in uno straordinario ciclo di affreschi, le imprese militari di Vittorio Amedeo I. Incantevoli le salette rococò volute dalla Principessa Isabella di Savoia Carignano. All'interno è ospitato il Mùses: Accademia Europea delle Essenze.
Indirizzo: Via Sant’Andrea, 53 - Tel. +39.0172.710247
VINADIO - Forte di Vinadio
Le fortificazioni di Vinadio sono da considerarsi uno dei più significativi esempi di architettura militare dell'intero arco alpino. La costruzione del Forte Albertino venne decisa sotto il regno di Carlo Alberto di Savoia; avrebbe dovuto costituire un inespugnabile fortezza a difesa del confine tra lo Stato Piemontese e la Francia. Il percorso si snoda su tre livelli e si aggira sui 10 km. suddiviso in tre fronti: Fronte Superiore, Fronte d'Attacco e Fronte Inferiore; le mura alla base sono spesse oltre un metro e mezzo.
Indirizzo: Piazza Vittorio Veneto, 8 - Tel. +39.0171.959151